lunedì 1 giugno 2015

SALVIAMO IL PIANETA




Come disse qualche tempo fa il paleontologo americano Niles Eldredge
"SALVIAMO IL PIANETA DALLA CATASTROFE UOMO; 
NOI UMANI SIAMO PIU' DISTRUTTIVI DEL CATACLISMA CHE ANNIENTO' I DINOSAURI"

Se la Terra potesse parlare...ne avrebbe di cose da dire! 
Basta parole, dobbiamo agire!

Negli ultimi anni parole come: sostenibile, ecologico, biodergadabile sono entrate a far parte del linguaggio comune. Ma quante persone effettivemente passano dalle parole ai fatti?
L'uomo, attraverso l'evoluzione tecnologica, la ricerca innovativa incontrollata, un consumismo sfrenato, ha delineato la perdita di controllo dell'eco sistema fino al punto da non avere consapevolezza e riscontro dell' utilizzo delle materie prime, necessarie ed usate per la trasformazione, dimostrando scarsa attenzione alla possibilità certa di esaurimento delle risorse naturali oltre ad un inquinamento dell'ambiente dilagante che rischia di soffocarci.
Nella sua accezione più ampia, il concetto di sostenibilità implica la capacità di un processo di sviluppo di sostenere nel corso del tempo la riproduzione del capitale mondiale composto dal capitale economico, umano/sociale e naturale.

In particolare, il capitale economico “costruito” è rappresentato da tutte le cose create dagli individui, il capitale umano/sociale è costituito da tutti gli individui di una società mentre il capitale naturale è costituito dall’ambiente naturale e dalle risorse naturali della società.

L'uomo è riuscito a mettere piede sulla luna e ha grandi difficoltà a mantenere il mondo più pulito.
Vedere ancora persone che buttano carte dai finestrini delle macchine, che non fanno la raccolta differenziata, che sprecano l'acqua in maniera spietata (e direi anche stupida) è molto triste.




venerdì 8 maggio 2015

MERAVIGLIOSA CURCUMA






La curcuma (Curcuma longa) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. Oltre ad essere un  potente antiossidante e antinfiammatorio, svolge anche un'azione depurativa, coleretica e colagoga, utili per il fegato e la colecisti.


Proprietà e benefici della curcuma

Per le sue proprietà benefiche e curative la curcuma è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica, che nella medicina tradizionale cinese, in particolare è utilizzato come integratore alimentare naturale per la capacità di contrastare i processi infiammatori all'interno dell'organismo.
Il principio attivo più importante è la curcumina, che recenti studi hanno dimostrato avere proprietà antitumorali, perché capace di bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di cancro. Questo principio attivo conferisce alla curcuma anche un'azione antinfiammatoria e analgesica, e per questo motivo è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi.
Riconosciuta anche come potente antiossidante, la pianta è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e di danneggiare le membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.
Per secoli è stata, ed è tutt'ora, impiegata nella cucina medio-orientale e del sud-est asiatico. Per ottenere la famosa spezia, le radici vengono fatte bollire per parecchie ore e poi essiccate in grandi forni, successivamente vengono schiacciate fino ad ottenere una polvere giallo ocra che viene comunemente utilizzata nella cucina del Sud Asia e come ingrediente principale del curry.
Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti, ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa. E' importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne l'assorbimento. Anche l'abbinamento a qualche grasso, tipo olio d'oliva, burro, o quant'altro, facilita l'assimilazione dei suoi principi attivi.

mercoledì 29 aprile 2015

tutta la verità sul glutine

Premessa: tutto ciò che è contenuto in questo post proviene da fonti altamente affidabili nonchè da risultati di numerosi studi.

Prima di tutto partiamo dalle basi: cos'è il glutine? È una proteina dei cereali che è presente nel frumento e in altre varietà come farro, orzo, segale, spelta, triticale e grano khorasan (quest’ultimo conosciuto con il nome di kamut).
Quindi, il glutine è contenuto in tutti gli alimenti che sono preparati con questi tipi di cereali. Tra questi, sono compresi la farina, il pane, la pasta, la pizza, i biscotti e in genere in tutti i prodotti da forno. Il glutine, insomma, è presente negli alimenti principali alla base della dieta mediterranea, della dieta vegetariana e della dieta vegana. C’è chi, però, a questa sostanza è allergico, intollerante (come i celiaci, che hanno un’intolleranza permanente) o particolarmente sensibile. E cioè non può mangiare cibi che contengono glutine senza accusare alcuni disturbi, come sfoghi cutanei, problemi alle vie respiratorie, irritazione intestinale, mal di testa o nausea.
Celiaci e allergici devono necessariamente seguire una dieta gluten free, ma in alternativa hanno a loro disposizione tantissimi alimenti che non contengono glutine.
Tra i cereali senza glutine, ci sono mais, riso, miglio, grano saraceno, manioca, amaranto, sorgo e quinoa. Inoltre, le patate sono prive di questa sostanza, nonché i legumi e tutti i tipi di verdura e frutta.


Il Glutine può scatenare fenomeni di dipendenza alimentare

Nei test di laboratorio, i Peptidi che compongono il Glutine si comportano in modo da attivare i recettori degli oppioidi. Questi Peptidi, proteine di dimensioni piccolissime, prendono il nome di Esorfine del Glutine.
Cos’è una Esorfina? Si tratta di una sostanza che, a differenza delle Endorfine, non è direttamente prodotta dal nostro corpo, può attivare i recettori oppioidi del cervello.
Partendo dal fatto che il Glutine, almeno nelle persone che hanno la Celiachia, può indebolire, danneggiare e assottigliare le pareti intestinali, è molto probabile che le Esorfine passino direttamente nel sangue. In questo modo arrivano al cervello e scatenano la dipendenza da Glutine.

E’ un dato ormai noto da tutti quelli che si occupano di disordini alimentari che il Frumento è fra gli alimenti che danno maggiore dipendenza, secondo solo allo zucchero raffinato.
Anche in assenza di dati certi questa informazione è da tenere nella massima considerazione, non dovrebbe essere trascurata.
Conclusione: sono tantissime le persone che ammettono di avere una abnorme dipendenza da Frumento, dai cibi fatti con questo cereale: pane, pasta, pizza ecc. E’ un fatto ormai innegabile, il Glutine attiva le sostanze oppiodi nel cervello. Alcuni dicono che non esistono prove certe e, in ambienti scientifici, il dibattito è tuttora aperto.


Il Glutine è collegato alle Malattie Autoimmuni

Le Malattie Autoimmuni si formano quando il sistema immunitario inizia ad attaccare le sostanze che sono presenti, naturalmente, nel nostro corpo.
Esistono molte Malattie Autoimmuni, in grado di colpire e danneggiare tanti, differenti organi del nostro corpo.
La Celiachia è un esempio di malattia autoimmune, chi soffre di Celiachia è ad alto rischio di ammalarsi di altre Malattie Autoimmuni.
Oltre a questo, la Celiachia è associata a numerosissimi altri disturbi, che non riguardano il sistema digestivo.
Conclusione: è dimostrato il collegamento fra Glutine, Celiachia e Malattie Autoimmuni. I dati statistici sono, oggi, sufficienti a stabilire questo stretto rapporto per cui sarebbe saggio iniziare ad evitare questa sostanza, il più possibile.
La ricerca scientifica ha ancora bisogno di sperimentare, ma le prove della pericolosità del Glutine, ormai, sono più che schiaccianti.
Fino a quando non avremo una risposta chiara, la cosa migliore che possiamo fare è chiederci se non sarebbe meglio evitare una sostanza che ha altissime probabilità di causare danni molto seri, di scatenare malattie gravi di tipo neurologico, degenerativo ecc. Per questo motivo dovresti iniziare a pensare di mangiare cibi privi di Glutine, seguire un regime alimentare che non ti porti danni seri.

(Fonte: energy training)

venerdì 5 dicembre 2014

Cambiamenti...

Salve a tutti,
mi scuso con alcuni di voi a cui non ho risposto nei mesi passati ma purtroppo non ho avuto molto tempo da dedicare al blog.
Sono cambiate un po' di cose...come avrete notato il blog cambia "faccia" e nome, perchè?
Da più di due anni ho deciso di prendere un'altra strada sia in senso culinario che proprio come stile di vita...
Infatti sono diventata vegetariana e di conseguenza è cambiato il mio modo di interpretare la cucina.
In questi due anni no ho fatto altro che sperimentare e ampliare il mio personale concetto di cibo!
Adesso sarò molto lieta di condividere con voi la mia nuova filosofia; sono dell'idea infatti che LA VITA VADA RISPETTATA IN TUTTE LE SUE FORME!
Come diceva Margherita Hack: MANGIARE CARNE E' MANGIARE CADAVERI...
Ci sarebbe da scrivere un libro intero (e forse non basterebbe neanche) sui perchè della scelta vegetariana, ma al momento ne cito solo un paio.
Oltre all'aspetto etico della questione mi sento in dovere di evidenziare anche quello salutistico. E' ormai ben noto, e scientificamente provato, quanto "non" sia per niente salutare nutrirsi di prodotti animali né per l'essere umano né per il pianeta.
So che per molti sarà una novità, del resto lo è stata anche per me! Vorrei affrontare questo discorso in maniera più tecnica e dettagliata per cui al momento mi fermo qui e spero al più presto di pubblicare un intero post dedicato all'argomento.
Grazie a tutti e buona lettura.

martedì 17 giugno 2014

Tortino di melanzane e mozzarella di bufala


Usando del pangrattato senza glutine questa è anche una ricetta Gluten free



Ingredienti per 4 tortini

1 melanzana

1 barattolo di pomodori pelati

mozzarella di bufala

pecorino o parmigiano 

q.b. di pangrattato

1 spicchio di aglio

mezza cipolla

olio e.v.o

q.b di zucchero

sale e pepe

basilico fresco


Preparate per prima il sugo di pomodoro facendo un soffritto di cipolla e lo spicchio d'aglio schiacciato, aggiungete i pelati e fate cuocere a fuoco bassissimo per una mezz'ora (eventualmente aggiungete un po' d' acqua). Verso fine cottura condite con sale, pepe un po' di zucchero e se dovesse risultare acido unite un pizzico di bicarbonato di sodio.
Passate ora alla preparazione della melanzana facendo dei dischi (e tenendo la buccia!) che andrete a friggere.
Una volta fritti i dischi di melanzana asciugateli su carta assorbente e iniziate a montare i tortini, potete usare degli stampini in alluminio unti di olio e pangrattato.
Sul fondo di ogni stampino mettete un cucchiaio di sugo di pomodoro, un disco di melanzana e la mozzarella continuando ad alternarli fino a riempire lo stampino. Completate l'ultimo strato con mozzarella, parmigiano e un filo d'olio. Infornate a 200 gradi per una decina di minuti o fino a quando saranno ben dorati, fateli riposare qualche minuto e servite con una fogliolina di basilico.

lunedì 26 marzo 2012

Vassilopita


                                         
E' una torta greca, molto gustosa, abbastanza salutare poichè ricca di vitamina C e soprattutto è facilissima da fare.
L'ho presa dai menù di Benedetta e vi assicuro che è uno di quei pochi dolci che non vi farà sentire tanto in colpa dopo averlo mangiato! Posto direttamente la ricetta originale peraltro preparata da Spyros (per chi non lo sapesse è il vincitore della prima edizione di masterchef Italia) che è stato ospite di Benedetta Parodi per il menù greco.

Ingredienti Vassilopita per 4 persone:
  • 380 ml di succo di arancia
  • 4 uova 
  • 240 gr di zucchero 
  • acqua qb 
  • 150 gr di burro
  • brandy qb
  • 530 gr di farina 
  • 1 bustina di lievito vanigliato 
  • bicarbonato qb 
  • scorza di limone qb 
  • scorza d’arancia qb
  • zucchero a velo qb
 Preparazione
  1. Montare i tuorli con zucchero e un goccio d'acqua
  2. Aggiungere il burro fuso, il succo d'arancia, il brandy, la farina, il lievito e il bicarbonato e mescolare bene con la frusta.
  3. Montare a neve gli albumi e incorporarli delicatamente.
  4. Aggiungere anche le scorze degli agrumi e mescolare.
  5. Versare in una tortiera con carta forno e cuocere per 1 ora a 180 gradi.
  6. Decorare con fettine di arancia e limone e zucchero a velo.
La classica torta dovrebbe venire un po' più alta ma il mio stampo era più grande e quindi si è alzata poco.
Una variante: l'ho farcita con una marmellata di arance biologiche.



venerdì 16 marzo 2012

A scuola di "lievito madre" con Sara Papa

                                                     

Da un po' di tempo sta tornando "di moda" il tanto amato lievito madre. Devo ammettere che fino all'anno scorso non sapevo neanche cosa fosse, ma un giorno mentre guardavo casa Alice un famoso chimico panettiere (che penso molti di voi conosceranno) Giovanni Gandino fece una lezione completa sul lievito madre. Qualche settimana dopo decisi di cimentarmi anch'io nell'impresa creando il mio ma con uno scarso risultato. E fu così che abbandonai l'idea!!!
Quest'anno, grazie al nuovo programma della Rossetti con Sara Papa "pane amore e fantasia" dove è vero che la panificazione non ha più segreti, cos'altro potevo fare se non prendere alla lettera Sara e ritentare? Ormai era diventata una sfida così riparto da zero e rifaccio il mio lievito madre...e come per magia ottengo il risultato sperato. Oggi compie 3 mesi di vita!

Grazie mille Sara!


Sara Papa, chef dalle origini calabresi, volto noto della trasmissione televisiva ‘La prova del cuoco’, scrittrice e docente presso molte scuole di cucina. A mio avviso è una "fatina" della panificazione.
La sua passione per la cucina affonda le radici nell’infanzia, quando aiutava la madre in cucina nei giorni di festa. Ha frequentato scuole professionali e corsi formativi con grandi chef. Oggi fa parte della Federazione Nazionale Cuochi ed è docente presso molte scuole di cucina, tra cui la Scuola di Arti Culinarie Cordon Bleu;Ha scritto due libri che hanno come argomento il cioccolato e i menu di Natale. Ama proporre piatti della tradizione realizzati con un tocco moderno; i campi in cui trova la sua migliore espressione sono la pasticceria, la lavorazione del cioccolato, la gelateria e la preparazione della pasta fillo, ma è con la panificazione che riesce a coniugare al meglio tradizione e creatività.
Il suo ultimo lavoro un libro sul pane “TUTTA LA BONTA’ DEL PANE” edito da Gribaudo che da fine novembre ha venduto 8000 copie ed è già in seconda ristampa.

Ho pensato di postare direttamente la sua ricetta del lievito madre presa da Alice tv.

Lievito naturale o pasta madre
Il lievito naturale o pasta madre è un impasto di acqua e farina fermentato da microrganismi presenti nell’aria o in alcuni alimenti, che moltiplicandosi provocano reazioni enzimatiche nel prodotto. Il risultato è una pasta acida dagli aromi spiccati, causati dalle numerose reazioni enzimatiche avvenute, e con un buon potere lievitante.
Come preparare il lievito madre
Preparare il lievito madre è piuttosto semplice: impastate 200 g di farina 1 e 100 g di acqua, fino ad ottenere una consistenza omogenea.
Formate una palla e lasciatela riposare in un contenitore, coperta con un telo umido e in un luogo riparato, per almeno 48 ore.
Procedete per almeno 1 settimana con i rinfreschi giornalieri: aggiungete più volte all'impasto ottenuto la farina (in quantità pari al peso del lievito) e l'acqua (a una temperatura non superiore ai 24° C e in quantità pari al 50% delpeso della farina).
Prima di ogni rinfresco, eliminate almeno metà del lievito.
La sera prima della panificazione, rinfrescate il lievito e prima di dare la forma al pane ricordatevi di conservare una parte della pasta èer avere il lievito disponibile per le volte successive.
Va conservato in frigorifero in un contenitore ermetico al massimo per 1 settimana (se non si ha la possibilità di fare spesso il pane, il lievito va comunque rinfrescato).
Quando decidete di fare il pane, togliete il lievito dal frigorifero (è consigliabile farlo la sera), procedete con il rinfresco e la mattina successiva preparate l'impasto desiderato.

E come dice Sara: SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!